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PENSIERO SULLA MONTAGNA

di Desirè Ferrero



Ci sono dei giorni in cui sento la mia testa vuota, i pensieri sono come congelati.

Dalla mattina fino alla sera non ho voglia di fare nulla, il mio corpo è pesante, il mio cervello quasi spento; non mangio, non studio, non scrivo, non mi lavo.

E poi… poi ci sono giornate come questa, c’è il sole e io sono in cima alla mia montagna preferita, il mio cane perlustra il territorio e cerca nel mio zaino qualcosa da ingoiare, io ho le gambe che penzolano nel vuoto e guardo il panorama, le montagne sono alte alte e con la neve. Vorrei tanto salire lassù, tempo al tempo. Sono completamente sola, nessun avventore è salito con me, e per fortuna. Mi piace stare in montagna da sola con la piccola Diana, oggi è stata molto brava, ha usato tutte le sue forze per salire. bravo cagnolino.

E’ febbraio ma sembra aprile. E’ stata dura salire fin qua. Ci ho impiegato più del solito, ho fatto un sentiero a me sconosciuto. Orrendo mi viene da dire. Mi sono ripetuta per tutto il tragitto “passo dopo passo”, e quante volte me lo sono sentita dire nella vita. 

“Non cercare di vedere la cima, poniti piccoli obiettivi e raggiungi quelli, uno dopo l’altro”. Ecco la metafora che ormai tutti ripetono per fare i fighi e controllarti la vita, come fossero dei super Guru allievi di Gurdjieff che hanno trovato la risposta alle domande esistenziali. 

Ma finché gli scarponi non li infili per davvero, cammini, senti il fiato corto, il cuore che batte all’impazzata, non ti rendi conto di quanto sia difficile in realtà la salita. Viene così tanta voglia di mollare, e col cazzo che ti poni piccoli obiettivi, ma cerchi tra le fronde degli alberi la croce che ti indichi che la punta è vicina e all'avventore che scende e incroci per il sentiero chiedi quanto manca e speri solo che ti dica che sei quasi arrivata. Però quanto cazzo è bello arrivare in punta. 

Però ormai ho capito che la montagna con i fiorellini e il sentiero segnato è una cosa, ma nella vita in vetta non si arriva mai. È solo una continua salita, una dopo l’altra, infinite, per sempre. 

Ci vuole coraggio o ci vuole paura. Io ho più paura che coraggio. Oggi è stata proprio lei, la mia amica paura, a farmi arrivare in cima. Ho fatto questo nuovo sentiero che ho imboccato per sbaglio seguendo il mio cane che seguiva un tizio che correva in mutande, e faceva schifo. Non il tizio in mutande, il sentiero. Era complesso, più lungo, più ripido, ho passato la salita a chiedermi come cazzo avessi fatto a finire lì e sperando di non sentire il mio cuore esplodere. Ad un certo punto mi sono guardata indietro con l'intenzione di arrendermi, tornare a casa e mettermi a dormire, ma il pendio sotto di me mi ha fatto cambiare idea molto velocemente e ho continuato ad arrampicarmi tirando su il mio cane sperando di non morire così. Ed è stata proprio la paura di non riuscire a scendere da dove ero salita che mi ha fatto arrivare in cima, in modo da poter tornare a casa seguendo il solito, comodo sentiero.  


 
 
 

1 commento


Lello Bagno
Lello Bagno
08 mag 2024

Il mio attore preferito Antonio de Curtis in arte " Totò " fece una battuta " Il coraggio non mi manca è la paura che mi frega ". Già di per sè pensare al futuro mette ansia , figuriamoci poi se ci si trova involontariamente su un sentiero della vita inaspettato, tutto in salita. Allora ti dicono che sei forte e piano piano si arriva al traguardo proprio mentre tu pensi di arrenderti e di non farcela..e lì sono cavoli amari perchè l'incoraggiamento da una parte e la paura contrastano a tal punto da risultare di essere degli incompresi. Ma è solo poi una questione di tempo, c'è chi sale più veloce e chi meno al punto da perdere inter…

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HippieMonique

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